Palermo. Piana dei Colli. Una grande area verde che si estendeva a Nord della città tra agrumeti e ville settecentesche costruite nel XVIII secolo proprio a confine con il Parco della Favorita (il cemento di oggi è storia nota). Sorgeva qui la storica borgata di San Lorenzo ai Colli, sorgeva qui negli anni ’20 la nostra bottega di famiglia di spezie e coloniali. Il caffè diventò presto una passione autentica. Una scelta di identità e di visione. Una storia di sacrifici, di resilienza e di coraggio.
L’aroma del caffè appena tostato si diffuse dapprima nella borgata, per poi raggiungere le case di tutte quelle famiglie che in città iniziarono ad apprezzare le miscele dal carattere mediterraneo, create da Nonno Angelo in un difficile dopoguerra. Il profumo inebriante del caffè preparato con la caffettiera che si diffondeva per casa e segnava l’inizio della giornata, unendo tutta la famiglia. Il caffè ci accompagnò anche negli anni della ripresa economica e sociale, con la frequentazione di quei storici bar cafè della città, luoghi di incontri, luoghi di creatività. Sorseggiare un buon caffè e sfogliare un giornale con una rispettosa lentezza, un senso romantico del tempo, un senso di nostalgia di quelle abitudini ormai smarrite. Una tradizione che si tramanda e si rinnova con amore e dedizione da ormai 100 anni, e sempre con la nostra città nel cuore.
Dai mercati storici ai teatri, dai caffè popolari ai caffè letterari, dagli eventi artistici e musicali alle colazioni nei palazzi, dalle strutture sanitarie alle comunità cittadine, dai parchi verdi ai circoli sociali e sportivi, il caffè di tutti, il caffè per tutti, Morettino ha sempre sentito il bisogno di esserci per Palermo. E oggi più che mai sente il bisogno di guardare al futuro e di farlo con Palermo e con i suoi figli.
Dalla storica bottega di famiglia alla torrefazione artigianale green ad impatto zero, che crea selezioni di caffè di qualità sempre con il giusto tempo. Un graduale percorso di rinnovamento del nostro saper fare che passa da innovazioni digitali e sostenibili alle esperienze del Museo del Caffè, dai nuovi progetti digitali ai contenuti della Scuola del Caffè che apre le porte a tutti e vuole far sapere, dalle storiche ricette dei nostri maestri torrefattori alle nuove miscele di caffè dedicate all’Opera dei Pupi, dall’esperienza delle ‘vecchie’ generazioni, all’entusiasmo di giovani talenti palermitani che siamo riusciti ad attrarre o a trattenere per coltivare un futuro in questa città, per questa città.
Un legame indissolubile con la nostra città e con i suoi figli, che abbiamo accompagnato nei loro risvegli, nella loro crescita, nei loro svaghi più spensierati e nei loro sentimenti più profondi, nelle loro soddisfazioni lavorative e nei momenti di sconforto, nelle esperienze lontane da Palermo e nei ritorni a casa in una città così ricca di umanità, di colori, di sapori, che ti toglie il fiato e che ti manca tremendamente quando assapori la distanza. Una storia di amore profondo che si alimenta e si rinnova con la semplicità di un gesto, di un momento, di un ricordo, di un caloroso benvenuto o di un sentito arrivederci.Il caffè come rituale di accoglienza e di condivisione. Il caffè come simbolo di dialogo e di integrazione. Il caffè come simbolo di amicizia e di unione tra popoli e culture. Il caffè è bellezza. Il caffè è Palermo. Palermo, una città che ha riscoperto la sua storia, il suo orgoglio, la sua identità, le sue bellezze, i suoi talenti, la sua comunità, vuole con forza raccontarlo al mondo. Una comunità che guarda al futuro. Una comunità che cammina a testa alta, orgogliosa, ambiziosa, umile e concreta. Una comunità che crede nel territorio e guarda fiera verso l’alto e che racconta i propri valori trasmettendo un forte senso di appartenenza. Una comunità che emoziona attraendo sensibilità vicine e lontane. Una comunità che coinvolge con uno spirito di amicizia e generosità che ci contraddistingue e che incoraggia e unisce con un ritmo intenso. Una comunità che crea con una sana follia e ispira con contenuti e competenze. Una comunità che deve riuscirci con la fame di superare vecchi e nuovi ostacoli, con il rispetto della vecchia ‘cosa’ pubblica e della nuova ‘cosa’ verde, digitale e sostenibile. Una comunità #madeofpalermo